Piastrine e Rigenerazione

L’attività rigenerativa del sangue è nota da millenni e nelle lesioni cutanee croniche è possibile osservare come il PRP agisca.
Nelle ferite che stentavano a guarire la pratica della cruentazione era una delle più usate. Famoso è il detto “Il medico pietoso fa la piaga puzzulente”. Il medico che infatti si impietosiva durante le dolorose medicazioni delle ferite dalle lamentele del suo paziente non raggiungeva lo scopo della chiusura della ferita. La cruentazione portava fondamentalmente a sollecitare la fuoriuscita di nuovo sangue. Ora sappiamo che queste manovre andavano ad arricchire la ferita di nuove piastrine e quindi a riattivare il processo rigenerativo grazie al rilascio dei preziosi fattori di crescita piastrinici.

Oggi è possibile applicare un concentrato piastrinico, il Plasma Ricco di Piastrine  (PRP), senza provocare dolore al paziente e con notevoli benefici terapeutici, non solo nell’ambito delle ferite, ma anche in tutti quei casi in cui si devono attivare i processi rigenerativi e riparativi di moltissimi altri tessuti.

In oltre 30 anni, la letteratura scientifica si è impreziosita di numerosi usi terapeutici del PRP.
I principali ambiti: